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Il potere dello sport: aprire strade per bambini e bambine con disabilità visive

Lo sport è molto più di una semplice attività fisica. Per bambini, bambine e giovani con disabilità visive, è un modo per esplorare l’indipendenza, costruire fiducia in sé stessi e creare connessioni con gli altri. Eppure, molti di questi bambini e bambine affrontano ancora ostacoli nell’accedere all’educazione fisica o agli sport. Con il giusto supporto e metodi adattati, lo sport può diventare un’esperienza che cambia la vita.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 2,2 miliardi di persone nel mondo vivono con qualche forma di disabilità visiva (WHO, 2019, World Report on Vision). Molte di queste persone, soprattutto i più giovani, incontrano difficoltà nel partecipare in attività motorie regolari a causa della mancanza di inclusione, consapevolezza o ambienti accessibili. Il risultato? Un maggiore rischio di isolamento, scarso sviluppo motorio e bassa autostima.

Ma quando questi ostacoli vengono rimossi, lo sport può diventare uno strumento potentissimo di inclusione.

Fiducia, coordinazione e connessione

Uno studio pubblicato sul Disability and Health Journal (Brian et al., 2019, Correlates of physical activity among children with visual impairments) ha evidenziato l’impatto positivo dell’attività fisica nei bambini e nelle bambine con disabilità visive. L’attività motoria favorisce lo sviluppo della coordinazione bilaterale, della consapevolezza spaziale e dell’equilibrio, tutte abilità fondamentali per raggiungere l’indipendenza nella vita quotidiana. Attività come il nuoto, l’atletica o persino giochi adattati con segnali sonori aiutano bambini e bambine ad apprendere come muoversi con sicurezza nello spazio.

Inoltre, lo sport crea momenti di socializzazione. Promuove il lavoro di squadra, la comunicazione e un senso di appartenenza che ogni bambino e bambina merita di sperimentare. Che si tratti di un riscaldamento in gruppo, una staffetta o un gioco in acqua, bambini e bambine con disabilità visive traggono benefici emotivi e sociali da esperienze condivise.

Adattare, non escludere

Non servono tecnologie avanzate o attrezzature costose per includere un bambino o una bambina con disabilità visiva nello sport. Semplici adattamenti, come palle sonore, marcatori tattili, istruzioni verbali o il supporto di compagni/compagne vedenti, possono fare la differenza. Allenatori/allenatrici, insegnanti ed educatori/educatrici grazie a una formazione di base possono imparare a creare ambienti sicuri, inclusivi e stimolanti per tutti i bambini e le bambine. Giochi e attività sportive possono essere adattati usando suoni, texture o regole ben comunicate. Ciò che conta davvero è la volontà di includere e la creatività per adattarli.

Move as You Are: lo sport per tutti e tutte

Questo è lo scopo di “Move as you are”. Il progetto mira a promuovere l’attività fisica inclusiva per bambini e bambine con disabilità visive in tutta Europa, fornendo risorse, formazione e linee guida per insegnanti, allenatori/allenatrici e organizzazioni che vogliono rendere lo sport accessibile a questi bambini e a queste bambine.

Attraverso “Move as you are”, scuole e club sportivi possono accedere a materiali innovativi, scoprire metodi adattati e scoprire le migliori pratiche adottate in diversi paesi. Il messaggio chiave del progetto è chiaro: lo sport appartiene a tutti e tutte. E quando ci muoviamo insieme, andiamo più lontano.

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