Modulo 2: Consigli pratici per introdurre e accogliere bambini e bambine con disabilità visive in un impianto sportivo
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Modulo 3: Metodi per spiegare gli esercizi a bambini e bambine con disabilità visive
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Modulo 4: Metodi di guida per bambini e bambine con disabilità visive durante le attività sportive
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Modulo 5: L’importanza di adattare le attrezzature sportive
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Modulo 6: Strategie per il coinvolgimento e la motivazione
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Modulo 9: Risorse e riferimenti aggiuntivi
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Quiz Finale
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Corso MOOC per promuovere lo sport e l’approccio al movimento tra i bambini e le bambine con disabilità visive

GUIDA ATTRAVERSO IL CONTATTO

Per supportare il movimento di un bambino o una bambina con disabilità visiva durante le attività sportive, è essenziale utilizzare metodi di guida appropriati.

Questi possono prevedere il contatto fisico, ad esempio tenendo leggermente il braccio o la spalla del bambino o della bambina, oppure fare affidamento sull’udito, utilizzando indicazioni verbali chiare, segnali sonori o orientamento vocale. Idealmente, questi due metodi possono essere combinati, fornendo input multisensoriali che migliorano la consapevolezza spaziale, l’autonomia e la fiducia.

La scelta del metodo più adatto deve basarsi sul tipo di attività, sull’ambiente circostante, sul livello di disabilità visiva, sulle preferenze individuali e sul comfort del bambino o della bambina. Inoltre, le condizioni specifiche del gioco o dello sport determinano l’approccio che garantisce il miglior equilibrio tra sicurezza, efficacia e inclusione.

Guidare i bambini e le bambine con disabilità visive attraverso il contatto fisico diretto può essere un approccio sicuro, rispettoso e responsabilizzante, se fatto correttamente. La chiave è mantenere il comfort, l’autonomia e la sicurezza del bambino o della bambina mentre si facilita la sua partecipazione alle attività fisiche.

Le tecniche di guida basate sul contatto possono essere adattate a un’ampia gamma di contesti e sono particolarmente utili per le attività che implicano il movimento, come la corsa, il lancio o la frequentazione di un impianto sportivo.

Il contatto può essere diretto, ad esempio tenendosi per mano o afferrando leggermente il gomito o l’avambraccio della guida, consentendo al bambino o alla bambina di seguire da vicino i movimenti del corpo della guida. In alternativa, può essere mediato da un oggetto, come un cerchio, una corda o un cordino corto, che mantiene un legame fisico pur offrendo una maggiore distanza o flessibilità nei movimenti. 

La guida attraverso il contatto fisico è particolarmente utile nelle situazioni sportive più complesse o imprevedibili, come quelle che comportano improvvisi cambi di direzione, terreni irregolari o spazi affollati. Questo metodo consente una forma di supporto più precisa e sicura, permettendo al bambino o alla bambina di muoversi con maggiore fiducia e sicurezza.

Presentiamo di seguito alcune tecniche indicative:

1. Guida con il cordino (tether)

Secondo la Ontario Blind Sports Association, nella pubblicazione “An Introduction to Guide Running” (“Introduzione alla corsa guidata”), la guida con il cordino è uno dei metodi di guida più comunemente preferiti negli sport.

  • Ogni partecipante tiene un’estremità del cordino.
  • La guida può fornire un feedback verbale, spunti o avvertimenti per aiutare il corridore ad anticipare eventuali cambiamenti di ritmo, direzione o ostacoli.

È anche possibile utilizzare alcuni strumenti, come il cerchio, per il movimento guidato, soprattutto negli esercizi introduttivi o di equilibrio.

È importante che la guida impari ad anticipare e a gestire lo spazio necessario per muoversi insieme al bambino o alla bambina senza problemi, soprattutto durante le attività dinamiche. Questo include regolare il ritmo, prevedere gli schemi di movimento e mantenere una comunicazione coerente per garantire la coordinazione e la fiducia reciproca.

2. Corda da corsa

Il metodo della corda da corsa consente ai bambini e alle bambine di correre in modo indipendente mantenendo l’orientamento e la sicurezza.

  • Una corda o un elastico in tensione viene teso in linea retta dal punto A al punto B.
  • Il bambino o la bambina si aggrappa alla corda con una mano e la percorre per tutta la sua lunghezza.
  • Questo metodo favorisce l’indipendenza ed è ideale per esercizi di sprint o giochi a staffetta.

3. Presa per la spalla o il gomito

Si tratta di una tecnica di guida non intrusiva utile per camminare, fare jogging o percorrere  spazi complessi.

  • Prima di tutto e soprattutto: Chiedere il consenso del bambino o della bambina prima di offrirgli aiuto.
  • Se accetta, far appoggiare una mano sulla spalla o sul gomito della guida.
  • Mentre la guida si muove, il bambino o la bambina può percepire i cambiamenti di direzione e di ritmo attraverso il movimento del corpo.
  • Questo metodo è particolarmente utile per il passaggio da un’area di attività all’altra, per le scale o per le superfici irregolari.

Metodi di guida


Perché questi metodi sono importanti

Ciascuna di queste tecniche di guida consente ai bambini e alle bambine con disabilità visiva di partecipare pienamente alle attività fisiche, sviluppando fiducia, consapevolezza spaziale e indipendenza. Se applicate con cura, creano un ambiente sicuro, inclusivo e rispettoso che favorisce l’apprendimento e il divertimento.

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