Modulo 2: Consigli pratici per introdurre e accogliere bambini e bambine con disabilità visive in un impianto sportivo
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Modulo 3: Metodi per spiegare gli esercizi a bambini e bambine con disabilità visive
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Modulo 4: Metodi di guida per bambini e bambine con disabilità visive durante le attività sportive
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Modulo 5: L’importanza di adattare le attrezzature sportive
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Modulo 6: Strategie per il coinvolgimento e la motivazione
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Modulo 9: Risorse e riferimenti aggiuntivi
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Quiz Finale
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Corso MOOC per promuovere lo sport e l’approccio al movimento tra i bambini e le bambine con disabilità visive

TECNICHE PER L’INSEGNAMENTO DELLA CORSA

Metodi di guida per bambini e bambine con disabilità visiva

La corsa può essere un’attività incredibilmente stimolante per bambini e bambine con disabilità visiva. Per garantire la sicurezza, l’efficienza e il divertimento, sono stati sviluppati diversi metodi di guida, ciascuno adatto a diversi contesti e a esigenze individuali.

1. Metodo di guida verbale

Durante la corsa, l’atleta può essere guidato da un’altra persona (definita “atleta guida“) tramite un cordino o attraverso comandi verbali.

Il metodo di guida verbale è preferibile per guidare l’atleta su distanze molto brevi. Ad esempio, è il metodo ideale per guidare l’atleta durante il riscaldamento o le esercitazioni (come la corsa a ginocchia alte, le flessioni, ecc.), in quanto consente una maggiore libertà di movimento. Questo metodo di guida può essere utilizzato anche quando l’atleta esegue brevi sprint ad alta velocità, come durante l’allenamento della partenza.

In passato, questo metodo veniva utilizzato anche per le gare di sprint, ma è caduto in disuso perché richiedeva che il pubblico rimanesse in silenzio per tutta la gara, permettendo all’atleta di percepire la posizione della guida. Oggi si preferisce quindi il metodo della guida con il cordino, che è il metodo ufficialmente riconosciuto nelle gare internazionali.

Infine, l’atleta può anche correre senza guida utilizzando una corda da corsa.

Come fare nella pratica?

La guida si posiziona alla fine del breve segmento di corsa e fornisce un feedback verbale costante per indirizzare l’atleta.

2. Metodo di guida con il cordino

Il cordino (tether) è un metodo di guida pratico e sicuro per condurre una persona con disabilità visiva durante la corsa, sia a livello ricreativo/amatoriale che negli sport agonistici. È anche il metodo di guida ufficialmente riconosciuto nei regolamenti internazionali di atletica paralimpica per gli atleti e le atlete con ipovisione residua.

Di seguito presenteremo i regolamenti per gli sport agonistici; seguirà anche una sezione con i suggerimenti su come utilizzare facilmente questo metodo in ambito scolastico e amatoriale.

Metodo di guida con il cordino: le regole per gli sport agonistici

Per quanto riguarda l’uso del cordino nelle competizioni per atleti con disabilità visiva, i regolamenti della World Para Athletics (Atletica paralimpica mondiale) specificano:

  • Uso del cordino: Durante le gare è consentito l’uso di un cordino che colleghi la guida e l’atleta con disabilità visiva. Il cordino deve essere di una lunghezza e un materiale tali da garantire la sicurezza e la coordinazione tra l’atleta e la guida, senza fornire un vantaggio sleale.
  • Posizione della guida: La guida deve correre accanto all’atleta con disabilità visiva e non può superarlo durante la gara.
  • Sostituzione della guida: In alcune competizioni è consentito il cambio della guida tra le diverse fasi di gara, purché avvenga in zone designate e secondo le regole stabilite.
  • Materiale e lunghezza: Il cordino deve essere realizzato con un materiale non elastico e non deve immagazzinare energia e/o offrire un vantaggio in termini di prestazioni all’atleta. Deve essere composta da due anelli per la presa chiusi e da una sezione centrale con un fermo fisso di 1 cm di lunghezza a ciascuna estremità. Per le gare su pista, la lunghezza massima tra i due punti più lontani dell’anello di tenuta alla massima estensione del cordino non deve superare i 30 cm. Per le gare su strada, la lunghezza massima tra i due punti più lontani dell’anello di tenuta alla massima estensione del cordino non deve superare i 50 cm.

L’immagine seguente fornisce una spiegazione visiva di come creare un cordino conforme alle normative internazionali sulle competizioni:

Il cordino

 

Chi può utilizzare il metodo di guida con il cordino, secondo il regolamento della WPA?

  • T11: atleti/atlete totalmente ciechi che hanno sempre bisogno di una guida durante le gare.
  • T12: Atleti/atlete ipovedenti, con un’acutezza visiva compresa tra 1.50 e 2.60 logMAR (approssimativamente da 0.3/10 a 0.025/10) e/o un campo visivo limitato a un diametro inferiore a 10°. L’uso di una guida è facoltativo.

Atleti e atlete classificati come T13 hanno una visione residua migliore (acuità visiva tra 1.40 e 1.00 logMAR, approssimativamente da 0.4/10 a 1/10) e/o un campo visivo con un diametro inferiore a 40°. Per questi atleti/atlete, l’uso di una guida non è consentito in nessuna gara.

Pertanto, in base ai regolamenti internazionali, gli atleti e le atlete T11 e T12 possono correre con una guida, mentre atleti/atlete T13 non possono usare una guida durante le gare.

Come fare in un contesto scolastico o ricreativo/amatoriale?

  • Un cordino può essere facilmente realizzato con materiali riciclati, come un cordino di un badge. Il segreto è utilizzare un materiale resistente ma maneggevole, non elastico e che non rischi di rompersi durante la corsa.
  • Le misure precise non sono essenziali; tuttavia, si raccomanda di non utilizzare cordini troppo lunghi, in quanto rendono più difficile per la guida indirizzare con precisione i bambini e le bambine con disabilità visiva. Una lunghezza massima di 30 cm è l’ideale.

3. Corda da corsa

Un terzo metodo di guida che permette all’atleta di correre in modo indipendente senza affidarsi a una guida (a voce o con una corda) è la corda da corsa. Questo metodo prevede l’utilizzo di una corda o di un cavo teso tra due punti fissi, lungo il quale l’atleta può correre mantenendo il contatto con la mano, garantendo direzione e sicurezza durante l’attività.

Pur non essendo un metodo ufficialmente riconosciuto per competere a livello internazionale, è un modo efficace per aiutare i bambini e le bambine a familiarizzare con la velocità durante la corsa in modo indipendente e per allenare la loro tecnica di corsa.

Per realizzare una corda da corsa, si possono utilizzare materiali riciclati. Il video mostra una corda da corsa realizzata con corde da arrampicata e un bastone da staffetta.

In questo modello di linea di corsa, il bambino o la bambina può correre tenendo il bastone per un maggiore senso di sicurezza o la corda da corsa, che consente il corretto movimento degli arti superiori:


Come fare a scuola?

Queste tecniche possono essere adottate facilmente a scuola: una semplice fune tenuta da due persone può essere utilizzata come corda da corsa improvvisata durante le lezioni di educazione fisica o la ricreazione.

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