TECNICHE PER L’INSEGNAMENTO DEL LANCIO
Il lancio è un movimento impegnativo per un bambino o una bambina con disabilità visiva, poiché non può valutare la traiettoria che deve produrre.
Quando si insegna al bambino o alla bambina a lanciare, è importante fornire un feedback sulla direzione e sulla distanza percorsa dall’oggetto lanciato.
Nel video seguente, l’istruttore aiuta la ragazza a posizionarsi e orientarsi correttamente per lanciare il vortex. Viene utilizzato un tappetino per facilitare il corretto posizionamento dei piedi. Una guida fornisce un feedback verbale per indicare dove dirigere il lancio.
Al termine del lancio, l’atleta viene incoraggiata a camminare lungo la traiettoria del vortex contando i passi per acquisire consapevolezza della lunghezza del lancio.
Con i necessari adattamenti, la progressione didattica per l’acquisizione del movimento del lancio non differisce da quella di bambini e bambine vedenti. Per quanto riguarda il lancio del vortex (usato come esercizio preparatorio per il giavellotto), ad esempio, la progressione continua con l’insegnamento della rincorsa.
Tecniche di lancio – Il regolamento
L’Atletica paralimpica mondiale (WPA) include gare di lancio del peso, del disco e del giavellotto per atleti e atlete con disabilità visive.
Il ruolo della guida nelle gare di lancio per gli atleti e le atlete con disabilità visive varia in base alla classificazione dell’atleta:
- Classe F11 (totalmente ciechi): L’atleta viene accompagnato nell’area di lancio dalla guida, che può fornire una guida verbale per l’orientamento durante il lancio. Una volta che l’atleta si è orientato, la guida può fornire ulteriori istruzioni verbali prima, durante e dopo ogni tentativo.
- Classe F12 (con disabilità visive): L’uso di una guida è facoltativo. Se l’atleta sceglie di avere una guida, questa può assisterlo in modo analogo a quanto consentito agli atleti e alle atlete F11.
- Classe F13 (ipovedenti con maggior residuo visivo): L’uso di guide non è consentito in nessun caso.
Fonte: fispes.it